La terra viene prima delle sue creature, un’intensa storia di amore terreno che affonda le radici fin da quando la nostra famiglia intraprese il cammino di questa avventura ed oggi osserva i frutti di tanto lavoro e sacrificio.
La memoria di quanto fatto è una certezza senza tempo, oggi ci godiamo concretamente il sogno di chi ci ha preceduto e come noi ha dedicato ogni giorno passione e sudore.
Siamo agli inizi degli anni 50 quando la famiglia Mugnaini lascia la mezzadria di Tavolese in Tavarnelle e si trasferisce in quel di Pancole dove tutt’oggi risiede. Era un Italia diversa, era una campagna diversa quella che i fratelli Mugnaini coltivavano con cura, con passione, con fatica e duro lavoro. Olio e sementi in quel momento erano le coltivazioni che l’Azienda Agricola produceva.
Pancole sorge su un terreno collinare, calcareo dove i sedimenti marini emergono da quello che fu un mare antico. Scosceso affaccia la sua vista sul profilo di quella San Gimignano tanto decantata per le sue intatte torri dal profilo slanciato ed imponente. Attraversata dalla Via Francigena, che i pellegrini percorrevano per giungere al Santuario Maria Santissima Madre della Divina Provvidenza il terreno si presta alla riconversione in vigna. E’ cosi che agli inizi degli anni 60 parte del territorio viene tramutato in vigna.
L’intuizione di impiantare i primi filari di Vernaccia, il vitigno nobile, di antica tradizione, la Regina Bianca nella terra dei vini rossi, darà vita ad una nuova realtà, la modernità di allora .
L’Agricola Mugnaini sarà tra le prime aziende ad entrare a far parte del Consorzio per la tutela della Vernaccia di San Gimignano sottoponendo il proprio prodotto alle norme del disciplinare che tutt’oggi ne regolano la produzione.
L’azienda cresce ed agli inizi degli anni 90 Danilo e Luigi cugini di sangue prendono in mano le redini per proseguire il lavoro intrapreso dai loro predecessori. Sarà però all’avvio del terso millennio che quella passione genuina, quell’amore sincero verso questa terra , si trasformerà in Agricola Collemucioli.
Oggi 14 ettari di “razze” diverse formano il patrimonio di una realtà moderna che opera nel settore vitivinicolo con strumenti e mezzi all’avanguardia, avvalendosi di professionisti che interpretano il messaggio che questi uomini hanno saputo mantenere nel tempo.
Oggi sono Nico e suo babbo Luigi a continuare la stesura di questo racconto di famiglia versando da bere in tanti calici. Uno sguardo li accomuna entrambi, un talento indiscusso che possiedono nel loro DNA dedicato ad un sogno chiamato vino.